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Chi ben comincia… è già al primo spazzolino per i denti più piccoli!

  • Immagine del redattore: StudioAssociatoÀgape
    StudioAssociatoÀgape
  • 14 mag 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Uno dei momenti critici della crescita dei bambini è quello in cui spuntano i primi dentini. Per la violenza con cui lo fanno possiamo dire che erompono quasi improvvisamente destabilizzando la tranquillità del bambino. La dott.ssa Adaimo Raffaella odontoiatra e specializzanda in ortodonzia, ha risposto a qualche nostra curiosità a riguardo.

Quando erompono i denti da latte?

I denti decidui o da latte si formano a partire dalla 14esima settimana in utero, ma iniziano ad erompere nel cavo orale solo a partire dall'ottavo mese di vita del neonato.


Quanti e quali sono i dentini da latte?

I denti decidui sono 10 per l’arcata superiore e 10 per l’arcata inferiore.

I primi denti a comparire sono gli incisivi centrali inferiori a circa 8 mesi, seguiti dagli incisivi centrali e laterali superiori e dagli incisivi laterali inferiori. A circa 16 mesi erompono i primi molaretti di latte superiori e inferiori, seguiti dai canini, e poi i secondi molaretti di latte. I denti decidui continuano ad erompere fino a completa formazione della radice, che si completa intorno ai 3-4 anni.

Quando il bambino deve iniziare a spazzolare i denti?

Prima della comparsa dei denti non occorre utilizzare lo spazzolino perché l’azione lubrificante della saliva è

sufficiente a mantenere un adeguato equilibrio all’interno del cavo orale che rappresenta la via di ingresso del nostro organismo. La saliva è un fluido orale prodotto dalle ghiandole salivari con importanti proprietà, infatti svolge una funzione antibatterica ed è ricca di sostanze di difesa immunologicamente attive.

Quando compaiono i denti da latte esiste una superficie sulla quale cominciano a depositarsi residui alimentari e batteri.

Spazzolare i denti è un’azione meccanica fondamentale a rimuovere la placca mucobatterica dalle superfici dentarie, soprattutto per evitare l’insorgenza di processi cariosi.

Quale può rappresentare il primo approccio per la rimozione dei residui alimentari?

Nei primi mesi dallo svezzamento i bambini vengono alimentati con cibi dalla consistenza morbida che permettono una facile deglutizione, ma possono lasciare residui alimentari sulle superfici dei primi denti erotti. La possibilità di iniziare a far assaggiare cibi dalla consistenza apprezzabile determina essa stessa una rimozione dei residui alimentari vari dalle superfici dentarie. Mordere per esempio la parte dura del pane o la mela a pezzi costituisce una sollecitazione alla rimozione di placca mucobatterica dalle superfici dentarie.

Quali cibi possono rendere difficile la detersione delle superfici dentarie?

Nei primi mesi, nonostante la possibilità di utilizzare spazzolini di piccola taglia e dentifrici per bambini, non sempre è possibile eseguire lo spazzolamento. Se alcuni residui alimentari possono essere rimossi in parte dalla saliva e da alimenti di maggiore consistenza, altri non sono facilmente removibili se non con lo spazzolamento. Per questo è fortemente sconsigliato l’utilizzo del miele nei piccoli pazienti, la cui consistenza rende difficile la sua rimozione senza spazzolino e determina deposito di batteri sulle superfici dentarie.

Spazzolino alla mano: quando e per quanto tempo?

È consigliato iniziare con uno spazzolamento di almeno una volta al giorno, preferibilmente la sera, per qualche minuto. A circa 3 anni il bambino può assumere lo spazzolamento come parte integrante delle sue principali attività quotidiane, insieme al genitore, 3 volte al giorno per 3 minuti.


Perché è importante mantenere una buona igiene anche se questi denti sono destinati ad esfoliare?

Il bambino deve adottare fin dalla dentizione decidua l’abitudine a spazzolare i denti almeno 3 volte al giorno per 3 minuti per evitare l’insorgenza di carie. La carie è un processo di decalcificazione dei tessuti duri dei denti determinato da tre fattori: placca mucobatterica, zuccheri e tempo.

La presenza di residui alimentari in un ambiente contaminato come il cavo orale per un tempo prolungato determina insorgenza di carie.

La carie va trattata sia sui denti decidui che sui denti permanenti, in quanto il cavo orale è la via di ingresso del nostro organismo e qualsiasi infezione dal cavo orale può diffondersi negli altri tessuti dell’organismo.

La diagnosi di carie viene effettuata dall’odontoiatra durante l’esame clinico.


Quando fare la prima visita odontoiatrica?

A 3 anni è già possibile effettuare una visita odontoiatrica, e ripeterla almeno una volta all’anno.

Qual è il motivo per cui si consiglia di effettuare una visita odontoiatrica in dentatura decidua?

Effettuare una visita odontoiatrica almeno una volta all’anno è la migliore forma di prevenzione che si sceglie di adottare per la salute del cavo orale. Il bambino fin dalla prima volta deve attribuire la possibilità di sottoporsi a visita odontoiatrica per effettuare un controllo come “contare i denti” presenti in quel particolare momento della sua vita, per conoscere come la “poltrona del dentista”, abbassandosi ed alzandosi con dei semplici pulsanti, riesce a far accomodare persone di tutte le età.

Quando durante una prima visita si intercetta una qualsiasi lesione come carie, gengivite, afta, in fase iniziale, soprattutto senza sintomi, il piccolo paziente non attribuisce il dolore alla visita e poi alla terapia perché la lesione non ha ancora determinato sintomatologia apprezzabile.

Diventa quindi di fondamentale importanza effettuare una visita odontoiatrica almeno una volta all’anno anche in assenza di sintomatologia.


Dott.ssa Adaimo Raffaella

Odontoiatra, specializzanda in ortodonzia.



Per prenotare una consulenza:

Dott.ssa Maria Damiano 3294563672

Dott.ssa Carmen Dattoli 3347410500

Dott. Vincenzo Martino 3334279607




 
 
 

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