Il dono del tempo!
- StudioAssociatoÀgape
- 18 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Il dono più grande da fare ai bambini è il tempo!
Già, proprio il tempo, vediamo insieme perché...
C'è bisogno di tempo per sperimentare/sperimentarsi

Secondo la logica adulta le cose vanno fatte con uno sforzo minimo, per questo i grandi spesso corrono in soccorso dei più piccoli che stanno provando a fare qualcosa da sé. Mettiamoci anche che nell'epoca moderna si va sempre di fretta..."faccio io, ti vesto io, ti allaccio io le scarpe... facciamo prima!"Gli adulti pensano di risparmiare fatica ai bambini ma loro protestano, perché?
Per il bambino quello sforzo significa gioia e realizzazione, non è qualcosa da finire il prima possibile! È così che il bambino impara a piccolissimi passi ad essere autonomo e soprattutto ad avere fiducia nelle proprie capacità!
C’è tempo per essere indipendenti!
Il diktat dei nostri tempi è quello di crescere bambini autonomi ed indipendenti... e così rischiamo di correre! Ogni fase di crescita ha i suoi bisogni ed i suoi tempi, accoglierli senza fretta sarà il modo per donare al bambino quella sicurezza che lo farà andare avanti verso nuove conquiste!

Il tempo delle coccole
Tenere un bambino in braccio non significa viziarlo, eppure contatto e coccole sembrano essere visti con grande sospetto. Il bambino, dopo la vita uterina, necessita della vicinanza fisica dei genitori, per cui quando ad esempio piange non sta facendo il furbo o il monello, ma sta manifestando un bisogno. La fame ed il sonno sono bisogni così come lo è la necessità di calore e contatto fisico.
Diamo al bambino la possibilità di essere un bambino, con le proprie fisiologiche richieste, senza pretendere che sia un piccolo adulto e soprattutto senza etichettarlo. Attraverso baci, abbracci e carezze si mostra loro amore e affetto. I benefici degli abbracci sono enormi. Un bambino che si sente amato, sarà un bambino che si ama e crede in sé stesso, che non si vergogna di mostrare il suo affetto.
Il tempo di annoiarsi

Svariate ricerche di recente pubblicazione stanno evidenziando quanto sia pericoloso ingozzare il bambino di impegni. È pericoloso perché non ha il tempo di digerire ed elaborare quanto sta facendo. Già, la mente ha bisogno di digerire quanto quotidianamente si fa, così come il nostro corpo ha bisogno di tempo per digerire quanto mangiamo.
Il tempo del gioco
È sempre più diffusa la tendenza a riempire il tempo dei bambini di giocattoli definiti intelligenti, studiati in funzione di un apprendimento precoce che impediscono ogni apporto creativo. Per i più grandi si tende ad organizzare il tempo libero, occupandolo con corsi di pallavolo, musica, danza, recitazione, calcio…. come ad incanalare la creatività verso mete precise.
Si finisce per considerare il gioco libero, di pura invenzione e fantasia a qualcosa senza scopo, come se fosse solo una vera perdita di tempo. Ma il gioco non è solo piacere e divertimento. Per il bambino è una necessità, un vero e proprio lavoro che sviluppa le sue capacità intellettuali ed affettive molto più di qualsiasi corso organizzato.

Il tempo per stare insieme
Cosa fa sentire speciale un bambino? Quei momenti che ha condiviso con i genitori, quando si sente amato e accettato al 100%. Come ad esempio il tempo dedicato alla buonanotte con il racconto di una favola!
Tuttavia, il 70% dei genitori affermano di avere poco tempo per giocare con i loro figli. Secondo uno studio dell’Osservatorio del Gioco Infantile, i bambini trascorrono solo il 10% del loro tempo in compagnia dei loro genitori.
Cerchiamo di trascorrere del tempo di "qualità".
Posiamo i cellulari, spegniamo la TV e dedichiamoci ad attività creative ed interattive.
Dott.ssa Maria Damiano
Psicologa - Psicoterapeuta sistemico relazionale

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